Informazioni generali sulle CASTAGNE
“Sotto le spine del riccio è presente il frutto più dolce….”
La castagna profuma di autunno, il suo colore caldo, invita alle passeggiate nel bosco, da interrompere presto perché fa buio e da concludere in famiglia dinanzi ad un fuoco con delle caldarroste e un buon bicchiere di vino.
Il castagno fu definito “albero del pane” da Senofonte, nel IV secolo a.C., è stato per secoli portatore di un bene prezioso “La Castagna” che è un alimento umile e antico, che a lungo ha sostituito il pane, e che per secoli ha nutrito le popolazioni povere, già prima della scoperta della patata. Grande e antichissimo è il consumo che l’ uomo ha fatto delle castagne: Marziale (40 a.C.) afferma che nessuna città poteva gareggiare con Napoli nell’ arrostire le castagne, mentre Virgilio nel secondo libro delle Georgiche consiglia d’ innestare il castagno sul faggio e nelle Egloghe ricorda un antica ricetta “le castagne cucinate con il latte e mangiate con il formaggio”. Nel 1700 ecco i marrons glacé, serviti allora solo nei banchetti dei nobili, mentre più tardi si diffuse l’ usanza di offrirli la notte di Capodanno come augurio di felicità e di abbondanza.
La castagna, un tempo cibo dei poveri, è dunque oggi diventata una prelibatezza, frutto amato e celebrato in mille sagre. Essa è anche utilizzata come prodotto di bellezza: il decotto delle castagne può essere versato sui capelli biondi dopo lo shampoo per esaltarne i riflessi, invece, la polpa dei frutti bolliti può essere utilizzata sul viso come maschera rigenerante, emolliente e schiarente. Non meno importanti sono le caratteristiche nutrizionali e farmacologiche delle castagne infatti esse contengono, proteine gli elementi minerali quali potassio, fosforo, calcio e magnesio e i seguenti oligoelementi come rame, manganese e ferro. Oltre che tutto ciò contenuto vitamine del gruppo B, C ed E mentre, è basso il contenuto di lipidi. Per la ricchezza di glucidi i frutti hanno proprietà energetiche e sono perciò molto efficaci nelle astenie fisiche e intellettuali per chi pratica sport o è soggetto a stress, mentre sono sconsigliati nei casi di diabete, obesità, malattie del fegato e colite. Oltre a tutte queste caratteristiche la castagna ha una tessitura (più o meno fine), un’ aroma (generalmente discreto) e una quantità di tannini, che variano a seconda delle varietà.
Ma i suoi benefici vanno anche oltre:
- Spegne gli accessi di tosse:
- Un cucchiaino di miele di castagna, tutte le sere prima di dormire, è un eccellente rimedio contro la tosse che compare durante questi primi mesi di freddo, dando un rapido sollievo.
- Fa bene anche all’ organismo:
- Essiccata e cotta nel latte, per circa 10 minuti, la castagna è la cena ideale per l’ organismo in fase di crescita. Rinforza i muscoli, arricchisce il sangue, calcifica le ossa e “nutre” le cellule nervose. Infatti il malto alla castagna, aiuta a rimettere in moto il processo di rigenerazione delle articolazioni, fortificando l’ organismo. Durante i primi freddi il malto alla castagna andrebbe assunto tre volte al giorno: al mattino a digiuno in una tisana, a merenda, spalmato su un panino integrale e dopo cena in un decotto.
- Restituisce la fiducia:
- Il fiore giallo-verde della castagna, nel sistema terapeutico del dott. Bach ha la capacità di restituire la speranza nei momenti di grande disperazione. Troviamo nel fiore la stessa energia strutturante e rigenerante del frutto.
- Alcuni ritengono che il bagno di ricci sia antireumatico.
- Ma non tutte le son castagne vere…